Statuto OLD

MUSEO DELLA RESISTENZA DI VALSAVIORE

 

Statuto

 

 

Articolo 1
Costituzione

È costituita, su iniziativa del Comune di Cevo, un’Associazione denominata “Museo della Resistenza di Valsaviore”, con sede a Cevo, in via Guglielmo Marconi, n.38. La durata dell’Associazione è a tempo indeterminato, salvo diversa deliberazione dell’assemblea.

 

Articolo 2
Finalità

Il Museo non ha fini di lucro. I suoi scopi principali sono:

- la promozione e la valorizzazione del patrimonio storico e culturale dell’antifascismo e della Resistenza;

- testimoniare i valori di libertà, democrazia, giustizia sociale, della solidarietà e della pace, che hanno ispirato la Resistenza e che sono i valori fondanti dell’Ordinamento Costituzionale della Repubblica Italiana;

- ricostruire la storia degli eventi accaduti in Valsaviore nel periodo dal 1943 al 1945 e dei fatti che portarono alla distruzione del paese di Cevo il 3 luglio 1944, nel superamento della frammentarietà delle testimonianze, attraverso la creazione di un patrimonio documentale e archivistico;

- mantenere viva la memoria, proponendosi di diventare un punto di riferimento per la raccolta e la salvaguardia delle fonti documentarie sul periodo storico della Resistenza, in particolare nei territori della Valsaviore, della Vallecamonica e della provincia di Brescia, nel ricordo dei protagonisti di quei giorni;

- promuovere la ricerca storica e le attività culturali, didattiche e divulgative per approfondire la conoscenza della società contemporanea;

- contribuire a sollecitare la partecipazione dei cittadini e delle giovani generazioni, perché possano diventare protagoniste del progresso civile e sociale di un Paese, ispirato ai principi e ai valori della Resistenza.

 

Articolo 3
Soci

Sono soci promotori:

il Comune di Cevo; l’Unione dei Comuni della Valsaviore; la Comunità Montana di Vallecamonica; l’ANPI Valsaviore.

Sono soci istituzionali:

la Provincia di Brescia; le Associazioni provinciali ANPI e FIAMME VERDI Vallecamonica; l’ANED provinciale; l’ANEI provinciale; la CGIL e CISL del comprensorio camuno-sebino; le organizzazioni sindacali provinciali maggiormente rappresentative; Comuni, Comunità Montane, nonché altri Enti, Istituzioni, Associazioni che condividano le finalità del Museo e del presente statuto.

L’ammissione a socio avviene dietro semplice domanda, con conseguente presa d’atto del Consiglio Direttivo. Gli Enti e le Associazioni sono tenuti a nominare un loro rappresentante.

L’assemblea potrà nominare soci onorari persone che si siano rese particolarmente benemerite nei confronti del Museo.

La qualifica di socio si perde per recesso, per mancato versamento della quota associativa annuale stabilita dall’assemblea, per comportamento contrastante con gli scopi dell’Associazione.

 

Articolo 4
Organi del museo

Sono organi del Museo della Resistenza:

1) l’Assemblea;
2) il Consiglio Direttivo;
3) il Presidente;
4) il Comitato Scientifico;
5) il Collegio dei Revisori dei Conti;
6) il Collegio dei Probiviri;
7) Comitato d’onore dei sindaci del’Unione dei Comuni di Valsaviore e degli ex sindaci di Cevo e Saviore dell’Adamello.

 

Articolo 5
Assemblea

L’Assemblea è composta dai soci promotori, dai rappresentanti dei soci istituzionali e dai soci ordinari; si riunisce almeno una volta l’anno in seduta ordinaria entro il mese di maggio per elaborare i programmi del Museo e vagliare i risultati delle attività associative. In tale occasione elegge gli organi statutari.

L’Assemblea può essere convocata in seduta straordinaria dal Consiglio Direttivo o per richiesta di almeno un terzo dei soci.

L’Assemblea, sentito il Collegio dei Probiviri, ratifica i provvedimenti adottati dal Consiglio Direttivo riguardanti l’ammissione, l’espulsione ed eventuali censure nei confronti di singoli soci.

L’Assemblea è convocata dal Presidente, che la presiede, con comunicazione via posta elettronica, salvo richiesta espressa di modalità diversa, oltre all’affissione dell’avviso presso il municipio di Cevo e sui siti web dell’Unione dei Comuni della Valsaviore e del Museo, almeno 10 giorni prima della data fissata. La convocazione deve indicare l’ordine del giorno, il luogo, la data e l’ora della riunione.

In prima convocazione l’Assemblea è validamente costituita con la presenza di almeno la metà dei soci più uno e delibera a maggioranza dei presenti. In seconda convocazione, da tenersi non prima di 24 ore dalla prima, è validamente costituita indipendentemente dal numero dei soci e delibera a maggioranza dei presenti.

Spetta all’assemblea deliberare su: conto consuntivo e bilancio preventivo; modifiche statutarie; entità delle quote annue di adesione; nomina dei componenti il Consiglio direttivo, ai sensi del successivo art. 6; nomina del Comitato scientifico, del Collegio dei revisori, del Consiglio dei probiviri.

Le deliberazioni comportanti modifiche statutarie, sia in prima sia in seconda convocazione, devono essere approvate con il voto favorevole di almeno la metà dei soci presenti più uno.

Hanno diritto di voto in Assemblea i soci promotori, i soci istituzionali e i soci ordinari in regola con il pagamento della quota associativa al momento della convocazione dell’assemblea. Delle riunioni dell’assemblea viene redatto processo verbale sottoscritto dal Presidente e dal Segretario.

La prima convocazione dell’assemblea e fatta dal Comune di Cevo entro tre mesi dall’approvazione dello statuto da parte del Comune di Cevo e dall’assemblea dell’Unione dei Comuni di Valsaviore.

 

Articolo 6
Consiglio Direttivo

Il Consiglio Direttivo (CD) è composto di sei membri, di cui cinque eletti dall’Assemblea, in rappresentanza dei Comuni dell’Unione di Valsaviore, e uno dall’ANPI Valsaviore. Si riunisce su convocazione scritta del Presidente.

Il CD nomina nel suo seno il Presidente, il vice presidente, il Segretario e il Tesoriere. Attua le delibere dell’Assemblea e organizza le attività del Museo. Istituisce, all’occorrenza, commissioni di lavoro composte di membri sia interni sia esterni al Museo. Può ammettere o invitare alle proprie riunioni soci o persone esterne al Museo. Predispone e sottopone all’approvazione dell’Assemblea il regolamento interno.

Il CD si riunisce tutte le volte che il Presidente lo ritenga necessario, oppure quando sia fatta richiesta scritta motivata da almeno due dei suoi membri e comunque almeno una volta all’anno.

Le delibere del CD sono adottate a maggioranza. In caso di parità di voti prevale il voto del Presidente. Il consiglio direttivo delibera su ogni argomento non previsto dallo Statuto che non sia di competenza dell’assemblea.

 

Articolo 7
Presidente – Segretario – Tesoriere

Il Presidente rappresenta legalmente il Museo anche di fronte a terzi e in giudizio. In ogni caso può essere sostituito dal Vicepresidente.

Il Presidente propone al CD la data, l’ora e l’ordine del giorno delle assemblee sia ordinarie sia straordinarie e provvede alla loro convocazione. Stabilisce altresì l’ordine del giorno delle riunioni del CD.

Il Segretario ha il compito di redigere e conservare i verbali delle riunioni sia dell’Assemblea dei soci sia del CD. È depositario degli atti del Museo.

Il Tesoriere custodisce la cassa del Museo. Elabora e sottopone all’approvazione del CD i bilanci consuntivo dell’anno solare compiuto e preventivo dell’anno in corso. Redige la relazione economica e patrimoniale da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea.

 

Articolo 8
Comitato Scientifico

Il CD propone all’Assemblea la nomina di un Comitato Scientifico composto da tre a nove membri e individuati tra storici, esperti di organizzazione e politica, giuristi, artisti, giornalisti e scrittori – ai quali spetta il compito di esprimere linee guida e proposte culturali e operative per le attività e l’organizzazione del Museo.

Il comitato scientifico elegge al suo interno un Direttore al quale spetta convocare e coordinare l’attività del comitato.

 

Articolo 8 bis
Comitato d’onore

È costituito dai sindaci dell’Unione dei Comuni di Valsaviore e dagli ex sindaci di Cevo e Saviore dell’Adamello. Il loro compito principale sarà di rappresentanza durante le cerimonie ufficiali, dare supporto per tutto quanto riguarda i riferimenti ai loro mandati, compresa la consultazione degli archivi, e altri ruoli da individuare su proposta del Comitato.

 

Articolo 9
Collegio dei revisori

Il Collegio dei Revisori dei Conti, composto di tre membri eletti dall’Assemblea, controlla la gestione amministrativa del Museo e ne certifica i bilanci.

 

Articolo 10
Consiglio dei probiviri

Il Consiglio dei Probiviri, composto di tre membri eletti dall’Assemblea, controlla l’osservanza delle norme statutarie. Dirime, nei limiti consentiti dalla legge, eventuali controversie fra i soci, e tra questi e il Museo.

 

Articolo 11
Durata delle cariche

Tutte le cariche del Museo sono conferite per la durata di cinque anni e possono essere confermate.

 

Articolo 12
Anno sociale

L’anno associativo si chiude il 31 dicembre di ogni anno.

 

Articolo13
Patrimonio e mezzi finanziari

Il patrimonio del Museo è costituito:
a) dalle collezioni e dai materiali esposti al pubblico;
b) dalle collezioni e dai materiali dei depositi di conservazione;
c) dai materiali che compongono la biblioteca e gli archivi;
d) da apparecchiature, strumenti, attrezzi, suppellettili e mobili dei laboratori e degli uffici;
e) dai beni mobili od immobili che perverranno all’Associazione per donazioni pubbliche o private, legati, lasciti testamentari, disposizione legislativa o amministrativa, o per acquisto;
f) dai materiali prodotti o acquistati dall’Associazione e destinati alla vendita;
g) dagli immobili di proprietà;
h) da eventuali brevetti o diritti.
2) I mezzi finanziari dell’Associazione sono costituiti da:
a) contributi degli Associati quali quote associative annue ed eventuali contributi volontari degli Associati che potranno essere richiesti in relazione alle necessità ed al funzionamento dell’Associazione;
b) le entrate per la vendita dei biglietti d’ingresso all’esposizione permanente, alle mostre e ad altre eventuali manifestazioni organizzate dall’Associazione;
c) le entrate per la vendita di pubblicazioni, materiale multimediale, cartoline, oggetti-ricordo e materiali simili;
d) i corrispettivi derivanti delle attività di ricerca e didattiche, dai servizi resi a terzi, anche come attività dei laboratori;
e) contributi di enti, associazioni e privati (Sostenitori non associati) ivi comprese offerte, donazioni, erogazioni, legati, lasciti testamentari;
f) contributi dello Stato, di enti o di istituzioni pubbliche, di altre persone fisiche o giuridiche finalizzati al sostegno di specifiche e documentate attività o progetti;
g) contributi di organismi internazionali;
h) rimborsi derivanti da convenzioni e protocolli d’intesa;
i) proventi derivanti dall’esercizio delle iniziative relative ai fini istituzionali e delle attività direttamente connesse;
j) entrate derivanti da attività produttive marginali e per i servizi prestati dall’Associazione;
k) redditi dei beni patrimoniali, ivi compresi i canoni di affitto dei beni immobili di proprietà;
l) ogni altro provento finanziario derivante da qualunque altra iniziativa consentita dalla legge.

 

Art. 13 bis
Regolamenti

Il presente Statuto può essere accompagnato da Regolamenti di attuazione dello Statuto, deliberati dal Consiglio Direttivo ed approvati dall’Assemblea Generale.

 

Articolo14
Scioglimento

Lo scioglimento del Museo deve essere deliberato dall’Assemblea con il voto favorevole di almeno la metà più uno degli associati. In questo caso la destinazione del patrimonio esistente passa di diritto in capo al Comune di Cevo.

Articolo 15

Per tutto quanto non previsto dal presente statuto valgono le norme in materia del Codice Civile.

 

Art. 16
Norma transitoria

Contestualmente alla approvazione del presente statuto, il Comune di Cevo si impegna a concedere al costituendo Museo, in comodato gratuito, la porzione di edificio (ex palestra) di via Marconi n.38, quale sede del Museo stesso, secondo convenzione da stipularsi non appena costituiti gli organismi dell’associazione. Oltre alla porzione di immobile di cui sopra il comune si impegna anche a dare la disponibilità degli immobili liberi che si rendessero necessari all’attività del Museo.